Domande Frequenti: Disturbo Depressivo

F.A.Q.

1) Quali sintomi sono caratteristici della depressione ?

Alcuni sintomi devono essere presi in grande considerazione: sintomi fisici come la stanchezza immotivata, cronica, presente al risveglio; la mancanza di appetito; la svogliatezza e la perdita di interesse per ciò che di solito dava piacere; la sonnolenza diurna; i disturbi del sonno , con risveglio nel cuore della notte; i pensieri pessimisti ( fino a pensieri di suicidio); i sensi di colpa. Caratteristica è la presenza di irritabilità : scatta per poco, non gli si può dire nulla che si altera. Ma anche la tendenza ad eccessivo appetito, l’ansia

2) Quali caratteristiche ha la depressione come disturbo psicologico?

Esiste tuttavia una tendenza psicologica al pessimismo, alla bassa stima di sé stessi che può comportare una cronica sofferenza ed insoddisfazione della propria vita. Questa tendenza ( tratto psicologico) si manifesta solitamente già in età adolescenziale, ma può svilupparsi anche in seguito in conseguenza di eventi della vita. In questo caso l’aiuto psicologico, può essere fondamentale e costituire il trattamento principale.

3) Quanti soffrono di depressione ?

La prevalenza del disturbo depressivo maggiore in età adulta è del 10-25% nelle donne e del 5-12% negli uomini, oltre ad un 6% di distimia ( depressione nevrotica, cronica) , secondo il DSM IV.

4) Quanto tempo trascorre in situazione di disagio chi soffre depressione prima di ricevere una diagnosi ed una cura corretta?

Spesso molto tempo , perché è difficile sia per i parenti che per i medici di medicina generale fare diagnosi. Si tende ad attribuire il problema a “stress”, a mancanza di vitamine, o , peggio ancora a mancanza di volontà di reagire.

5) I farmaci sono utili ?

Un corretto trattamento farmacologico è risolutivo nel 70% dei casi. I farmaci evitano un aggravamento ulteriore del quadro clinico , vanno dati all’inizio del disturbo. Quando non c’è sufficiente risposta ad un farmaco questa si ottiene con altri farmaci specifici. La competenza dello Psichiatra è importante.

6) Quali farmaci si usano?

Si usano gli SSRI ( farmaci serotoninergici ) o altre categorie ( SNRI ) che correggono la carenza alcuni neuro mediatori ( serotonina e noradenalina) a livello di alcune aree del Sistema Nervoso Centrale, che sono implicate nella insorgenza della depressione. Questi farmaci sono importanti perché :

a. curano il disturbo depressivo

b. evitano che ricada e che si ripresenti.

Non sono invece indicatia la assunzione a lungo termine dei farmaci ansiolitici, o dei sonniferi, che non curano la depressione, ma agiscono in senso palliativo sull’ansia o sull’insonnia.

7) I farmaci provocano dipendenza ?

No, non provocano dipendenza né assuefazione. Possono avere effetti collaterali e controindicazioni , ed è lavoro dello specialista stabilire la cura più adeguata. Tuttavia quando questa viene individuata non dà problemi , permette di guidare, di lavorare normalmente. Anche le capacità cognitive ( il difetto di concentrazione) che erano compromesse dallo stato depressivo migliorano.

8) Per quanto tempo bisogna curarsi ?

La risposta al trattamento antidepressivo inizia in genere da 2 a 4 settimane dopo l’inizio della assunzione regolare. Una volta risolto completamente il disturbo depressivo è necessario continuare una terapia di mantenimento per 3-6 mesi. Tuttavia la decisione di sospendere o scalare il trattamento è molto delicata e va fatta insieme allo specialista, dopo avere valutato una serie di variabili individuali, in particolare valutando il rischio di ricaduta.

9) La depressione è un problema psicologico o una malattia ?

Quando il disturbo depressivo oltrepassa una soglia di gravità, o coinvolge un certo numero di sintomi caratteristici viene definito” maggiore” ed è patologico. Come tale va curato. La Malattia Depressiva può iniziare senza motivo. In famiglia possono essere presenti parenti di primo grado che soffrono o hanno sofferto di tale disturbo. Ha inoltre una presentazione a “crisi” , che si presentano ad esempio con i cambi di stagione. Anche lo stress acuto o prolungato può innescare un disturbo depressivo

10) La psicoterapia serve durante uno stato depressivo ?

Può essere utile una psicoterapia si sostegno ( ad esempio ad indirizzo cognitivo comportamentale) . Tuttavia il medico quando agisce in ottica integrata valuta sempre gli aspetti psicologici disfunzionali, attraverso una valutazione completa. L’approccio integrato aumenta inoltre la fiducia nel medico e l’alleanza terapeutica,cosa fondamentale per proseguire nel trattamento. Insomma l’intervento sul disagio psichico è SEMPRE integrato e deve tenere conto sempre del rapporto medico-paziente .

11) Quante forme di depressione esistono?

Almeno due forme sono da distinguere: la Depressione Unipolare e Bipolare. Significa che la diagnosi ed il trattamento cambiano se il paziente ha sofferto solo di Disturbo Depressivo, o se ha presentato in passato anche disturbi di instabilità dell’umore, stati di eccitamento o subeccitamento ( stati di tipo ipomanico o misto ) con caratteristiche opposte alla depressione. Esse configurano un Disturbo Bipolare , che può sviluppare depressioni gravi e croniche ed essere resistente ai trattamenti comuni con antidepressivi. La abilità del terapeuta alla corretta diagnosi è fondamentale per ottenere i risultati attesi. Una terza forma è la depressione cronica distimica, una quarta è la depressione reattiva da stress ( Disturbo dell’adattamento con umore deflesso)

12) Come si svolge un colloquio di diagnosi ed inquadramento con lo psichiatra?

Il primo colloquio è dedicato all’ascolto di tutto ciò che il paziente riporta come problema. Il medico cerca di comprendere in quale situazione esistenziale del soggetto si è manifestata la crisi. Si valutano :

a. problemi psicologici precedenti all’insorgere dei sintomi ( fattori stressanti);

b. eventi negativi che possono avere scatenato il disturbo;

c. la attenta valutazione diagnostica dei sintomi presenti , della loro gravità per definire la diagnosi ed il trattamento adeguati

d. la storia clinica ( presenza di precedenti episodi depressivi presenza di un disturbo bipolare , od altro )

e. la storia farmacologica

f. le condizioni somatiche generali, gli esami ematochimici , eventuali altre patologie presenti

g. le potenzialità psicologiche ad affrontare il disturbo e le strategie necessarie per migliorare la stima di sè

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