Disturbo Ossessivo Compulsivo

A Cura di Dr Mario Franzini,

Psichiatra e psicoterapeuta in Brescia

Sintomi del Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)

Il D.O.C.  è un disturbo caratterizzato dalla ricorrenza di fenomeni psicopatologici di tipo ideativo (i pensieri ossessivi ) e di tipo compulsivo  gli atti compulsivi ) , che provoca forte disagio in chi ne è affetto. Il disturbo tende ad insorgere in età adolescenziale e ad avere un andamento cronico, portando ad un drammatico peggioramento della qualità della vita del paziente.  Le idee ossessive sono criticate razionalmente (ciò le distingue dai pensieri deliranti), per cui appaiono nella loro irrazionalità, ma per il loro carattere intrusivo provocano ansia ed angoscia alla persona. Sono spesso pensieri rifiutati dalla coscienza, spiacevoli, che intrudono nella mente contro la volontà.  Inizia quindi una lotta contro tali idee sia psichica (attraverso controidee difensive ) sia comportamentale, con la messa in atto di  gesti rituali  tesi a scongiurare ed a neutralizzare i pensieri ossessivi (atti compulsivi).
Purtroppo l’effetto di tali comportamenti compulsivi è quello di peggiorare la gravità del disturbo che negli anni può estendersi ad aree sempre maggiori della vita della persona aumentandone il disagio.
Le tematiche fobiche correlate possono riguardare lo sporco, con la tendenza ad esempio a lavarsi ripetutamente le mani (a volte fino a procurarsi lesioni cutanee ) o tematiche  sessuali rifiutate ( timore della sessualità o della omosessualità).  La teoria psicodinamica ha riferito tale sindrome a conflitti e complessi riferibili alla fase anale, collegata con il tema dello sporco, in cui i pensieri “sporchi ” assumono il significato di elementi psichici inconsci e rimossi, inaccettati al soggetto (ad esempio pensieri a sfondo sessuale o trasgressivi) e tendenti a causargli forti sensi di colpa. Alla base del disturbo è comunque presente una quota ansiosa latente, e spesso note depressive del tono dell’umore. Altri sintomi presenti sono appunto umore deflesso, ipostenia (un tempo definita psicastenia, una sorta di logorio dell’energia vitale per la continua presenza di ansia ossessiva), turbe del sonno, ansie ipocondriache.

La personalità di chi soffre di un disturbo ossessivo può presentare, ma non sempre,  tratti di rigidità, tendenza maniacale all’ordine ed alla simmetria, coartazione emotiva.

Caratteristici sono poi i tratti della personalità che si formano in età adolescenziale: tendenza ai sentimenti di colpa, alla bassa autostima, all’insicurezza, all’umore deflesso. Le relazioni genitoriali possono presentare educazione eccessivamente rigida, punizioni eccessive, mancanza di empatia nella relazione genitore-figlio.

 

 

Trattamento del Disturbo Ossessivo (DOC)

 

Il trattamento del disturbo ossessivo è fondamentalmente di tipo psicoterapico, ma nelle forme gravi è necessario un trattamento farmacologico per mitigare e risolvere i sintomi ossessivi e compulsivi, altrimenti troppo disturbanti. L’approccio integrato può essere l’unica possibilità per intraprendere un percorso terapeutico.

 

Terapia Farmacologica

I farmaci antidepressivi serotoninergici hanno dimostrato avere efficacia  contro le idee ossessive, riducendone la presenza e riducendo la componente ansiosa correlata. I farmaci più utilizzati sono la Fluoxetina e la Fluvoxamina, in genere ad elevati dosaggi (40-60 mg/die per la Fluoxetina ; 200-300 mg/die per la fluvoxamina). Ove la risposta sia insufficiente buoni effetti possono avere due antipsicotici di nuova generazione, l’Aripiprazolo a bassi dosaggi (usato fuori dalle indicazioni della scheda tecnica) ed il Risperidone. Insostituibile può essere inoltre la Clorimipramina (Anafranil), triciclo di vecchia generazione, ancor oggi tra i più efficaci nel trattamento di questo disturbo.  In genere vengono associati al trattamento antideporessivo serotoninergico. La terapia farmacologica deve svolgersi in un clima di empatia e di sostegno alla persona, e deve essere condotta secondo step successivi fino alle dosi terapeutiche. Una terapia parziale è quasi sempre inefficace.

 

Tecniche psicoterapiche.

La psicoterapia del disturbo ossessivo tende a risolvere la coartazione emotiva caratteristica di questo disturbo. Chi ne soffre ha sviluppato una sorta di distacco dalla propria emotività istintuale , tende all’ipercontrollo , a coartare i sentimenti aggressivi e la sessualità. La lotta dell’Io verso l’Es e l’istinto depaupera l’energia del paziente ossessivo e tende a prevalere sula spontaneità affettiva. La terapia favorisce un fluire dell’emotività,una sua libera espressione nelle sedute, un riappropriarsi di sé ed un recupero della propria completezza.

La terapia cognitivo comportamentale è la terapia di prima scelta, almeno nella prima fase del trattamento. Obiettivo del trattamento è favorire l’abbandono progressivo dei comportamenti compulsivi ed affrontare attraverso tecniche di “esposizione” , l’ansia correlata ai pensieri fobico ossessivi.Permette di interrompere il circolo vizioso che porta all’aggravarsi progressivo del disturbo. Permette la desensibilizzazione ed decondizionamento dell’ansia correlata ai sintomi ossessivi.

Indicata è anche la psicoterapia ad orientamento analitico, spesso in una seconda fase, o insieme al trattamento farmacologico,  quando il soggetto è portato alla introspezione e si nota una capacità di elaborazione dei vissuti interni. La psicoterapia analitica consente di risalire agli elementi emotivi profondi che giocano un ruolo causale nei sintomi ossessivi,  permettendo la  liberazione di emozioni  rimosse legate a sentimenti aggressivi od a sensi di colpa inconsci.

 

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Dr Mario Franzini,

Psichiatra , Psicoterapeuta